Quanta autonomia ha uno scooter elettrico: info e dettagli

Il mondo dei veicoli elettrici è davvero molto ampio e, a mano a mano che passano gli anni, i modelli di vetture si fanno sempre più sofisticati e particolareggiati. In alcuni casi è quasi impossibile scegliere una categoria ben precisa rispetto ad un’altra: per quanta scelta c’è, resta comunque una cosa difficilissima.

Diciamo che fra questi veicoli ce n’è uno che risulta davvero interessante sotto tanti aspetti. Lo scooter elettrico, infatti, è proprio quel che vi ci vuole sia se abitate in affollate città o metropoli, sia se siete invece in qualche piccolo paese di provincia. Non importa la densità abitativa del luogo in cui vivete, perché lo scooter elettrico resta comunque una soluzione eccezionale in ogni caso.

Quello che però spesso spaventa la clientela riguarda più che altro l’autonomia di questi veicoli: quanto dura effettivamente la batteria? E che tipo di ricarica si può avere? Dove va fatta? Sono tutte domande che vengono poste quotidianamente a chi vende scooter elettrici ed è arrivato il momento di rispondere. Questa guida cercherà di darvi una piccola traccia riguardo proprio l’autonomia degli scooter elettrici e tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

L’autonomia degli scooter elettrici: informazioni utili

Come il titolo suggerisce, direi che questo paragrafo sarà interamente dedicato alla batteria e all’autonomia degli scooter elettrici (ovvero quello che più ci interessa in questo articolo). C’è da dire sicuramente che il punto chiave di questo discorso è che gli scooter elettrici sono vittime di tanti stereotipi errati.

Il primo fra gli altri che analizzeremo e sfateremo riguarda proprio l’alimentazione. È vero che le colonnine di ricarica sono poche e non si trovano spesso in giro? Fosse così, chiaramente la ricarica sarebbe molto più complessa. È ovvio, però, che è una falsità. Fino a qualche anno fa poteva anche esser vero, ma oggi le colonnine e le stazioni di ricarica sono decine e decine. Ogni città ne ha almeno cinque e quindi il pericolo di rimanere a secco si riduce a zero.

Il secondo enorme stereotipo che spesso si sente dire è quello secondo cui le batterie siano tutte identiche e standard. La scelta della batteria non è infatti secondaria, anzi. Qualsiasi cosa vogliate fare, l’importante è acquistare la batteria giusta. Sì, perché le batterie possono essere originali e non, ma dovete sapere che scegliendo batterie non originali rischiate sicuramente un prodotto di più basso livello. Le batterie originali, invece, oltre a garantirvi una certa sicurezza e l’assistenza tecnica, vi garantiranno anche un’ottima tenuta.

Direi che adesso è arrivato il momento di parlare di una questione centrale nel nostro discorso. Per autonomia, riguardo i veicoli che vanno a carburante, si intende la distanza che il veicolo stesso può percorrere con un pieno. Ecco, cosa si può dire invece dei veicoli elettrici? Anche loro hanno un pieno da fare? E a quanto equivale? Andiamo per gradi, perché ogni domanda ha una risposta ben precisa. Intanto dovete sapere che il massimo livello di ricarica per uno scooter elettrico è di circa 3 kWh.

Diciamo che, in linea generale, un pieno di elettricità vi consente di percorrere almeno una sessantina di km. Questo livello di autonomia è molto buono, se pensate appunto che le colonnine sono molto comuni e frequenti nelle città. Non va dimenticato nemmeno un altro fattore: essendo batterie a ioni di litio (quelle tipiche dello smartphone o dei tablet), il numero dei cicli di ricarica garantiti prima dell’obsolescenza è molto alto. Alcuni modelli arrivano anche a duemila cicli di ricarica possibili. Altri, invece, si tengono un po’ più bassi (sui mille), ma parliamo comunque di numeri davvero eccezionali.

Infine vorrei accennare a una questione di cui si parla poco, perché la si dà ovviamente per scontata. Quanto costa una ricarica dalla stazione cittadina? Qui è stato appurato che, checché se ne pensi, le ricariche degli scooter elettrici sono molto economiche e contenute. Facendo una media tra tutti i maggiori modelli in commercio, si è calcolato che un pieno costa circa uno o due euro al massimo. In pratica, quanto un caffè al bar.

Il motore degli scooter

Abbiamo lasciato tanto spazio alla questione “autonomia”, ma non dobbiamo dimenticare tutto il resto. Sull’autonomia e sulla batteria, infatti, influiscono enormemente tanti fattori. Uno dei tanti è il motore, che come sempre non è standard ma va scelto con cura.

Di solito gli scooter sono equipaggiati o con un motore centrale, o con un motore ruota. Come si può ben intuire, mentre il motore centrale è montato sul telaio, il motore ruota lo troverete ovviamente all’interno della ruota anteriore. Questa differenza, oltre che qualitativa, ha molto a che fare con l’autonomia.

A seconda della potenza del motore e delle sue caratteristiche, della tipologia, ecc., la batteria durerà più o meno tanto. Fate quindi molta attenzione a quel che scegliete.

La cilindrata dello scooter

Insieme al motore, un altro fattore che influisce e non poco sulle prestazioni dello scooter elettrico è proprio la cilindrata. Con “cilindrata” si intende la potenza vera e propria del veicolo e del suo motore, appunto. Siamo abituati alle cilindrate delle moto e dei motorini più classici, ma i modelli elettrici cosa ci dicono?

Be’, innanzitutto ci dicono che le cilindrate possono essere tante quante quelle degli scooter più tradizionali. In secondo luogo ci dicono che ad ogni cilindrata corrisponde una patente o una specifica licenza di guida. In terzo luogo ci dicono che è possibile che una cilindrata molto alta possa davvero influenzare molto le capacità della batteria. Ma è una cosa ovvia, se ci pensate: più un veicolo è potente e più avrà bisogno di ricarica frequenti.

Vale esattamente lo stesso discorso dei veicoli a carburante: un’automobile o una moto a benzina (o diesel), se hanno una cilindrata molto grande, avranno anche un maggior consumo del carburante stesso. Questo vi porterà più spesso a dover fare rifornimento. Non è quindi uno scandalo che gli scooter elettrici più performanti necessitino di una maggiore frequenza di ricarica. Non fatevi spaventare, quindi, per i costi di questi rifornimenti sono sempre contenuti (come vi ho potuto dire in precedenza).

Classe 1993, è sceneggiatore e autore. La sua grande passione per la scrittura d’ogni genere lo spinge a sperimentare diverse forme narrative, dalla prosa al cinema, e culmina nel 2015 con la pubblicazione del suo primo romanzo (“Nous”, Giovane Holden Edizioni). La scrittura però va di pari passo con la passione per la fotografia e il mondo tecnologico.

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